REGOLAMENTO DâISTITUTO
Premessa
LâIstituto Tecnico Industriale e per Geometri âLeonardo da Vinciâ di Foligno adotta il seguente Regolamento dâistituto conforme ai principi e alle norme dello Statuto delle studentesse e degli studenti ed ai contenuti del Regolamento dellâAutonomia delle istituzioni scolastiche (DPR 8 marzo 1999 n° 275).
Il Regolamento è coerente e funzionale al Piano dellâOfferta Formativa. Esso definisce i comportamenti allâinterno della comunitĂ scolastica, cioè i diritti e i doveri di tutte le componenti attive, per la buona riuscita delle attivitĂ didattiche, formative ed educative.
Il Regolamento viene reso pubblico tramite lâaffissione allâalbo dellâIstituto e lâinserimento nel sito web della Scuola. Ne viene fornita copia a chiunque ne faccia richiesta.
ORGANI COLLEGIALI E DI PARTECIPAZIONE
Art.1- Sono organi collegiali della scuola:
- Consiglio di classe
- Collegio dei docenti
- Consiglio dâistituto e giunta esecutiva
- Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti.
La composizione e le attribuzioni di ciascun organo collegiale sono definite dagli art.3- 4-5-6-7-8 del DPR n° 416 del 31 maggio 1974.
Art.2- La convocazione degli organi collegiali spetta al Presidente, deve essere disposta con congruo preavviso, di norma non inferiore a 5 giorni e può essere richiesta da almeno 1/3 dei suoi componenti. Lâavviso di convocazione deve avvenire per iscritto (lettera o circolare) con lâindicazione degli argomenti allâordine del giorno, del luogo, della data e dellâora in cui si svolgerĂ la seduta. In caso di convocazione urgente lâavviso scritto può essere sostituito da comunicazione telegrafica o telefonica, purchĂŠ completa di tutti gli elementi essenziali di conoscenza.
Art.3- Di ogni riunione dovrĂ essere redatto un verbale su apposito registro firmato dal presidente e dal segretario.
ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI E DEI GENITORI
Art.4- Allâinterno della scuola possono essere effettuare assemblee di classe e dâistituto degli studenti e dei genitori. Esse sono disciplinate dagli art.42-43-44-45 del DPR n°416 del 31 maggio 1974. Le assemblee dâistituto plenarie di norma vengono svolte, per motivi logistici, in ambienti esterni alla scuola messi a disposizione dallâEnte locale o
individuati dal comitato studentesco.
Art.5- Le assemblee sono indette per un confronto e un approfondimento su tematiche di interesse comune.
Art.6- Di ogni assemblea dovrĂ essere redatto un verbale firmato dal presidente e dal segretario.
Art.7- La convocazione dellâassemblea deve essere effettuata con congruo anticipo, di norma non inferiore a cinque giorni per le assemblee di classe e a sette giorni per quelle dâistituto.
Art.8- Allâinterno dellâistituto gli studenti e le associazioni di cui essi fanno parte possono svolgere attivitĂ extracurriculari, previa richiesta di autorizzazione al consiglio dâistituto per lâutilizzo dei locali e delle relative strutture.
ASSEMBLEE DI CLASSE DEGLI STUDENTI
Art.9- Gli studenti possono riunirsi in assemblea di classe per discutere proposte da presentare al consiglio di classe o problematiche di carattere didattico, disciplinare e relazionale.
Art.10- La richiesta dâassemblea deve essere presentata ai docenti per la concessione delle ore di lezione che sarĂ subordinata alla compatibilitĂ con le esigenze didattiche.
Successivamente dovrĂ essere inoltrata al dirigente, con la specificazione dellâordine del giorno, per lâautorizzazione definitiva.
Art.11- Ogni assemblea sarĂ preceduta da una responsabile preparazione. Per il suo buon funzionamento dovrĂ essere designato il moderatore e il segretario che redigerĂ il verbale.
Art.12- Il docente dellâora corrispondente allâassemblea è tenuto ad assicurare la vigilanza ed ha la facoltĂ di disporre la conclusione della stessa qualora si esaurisse in anticipo la discussione o per motivi legati al comportamento degli studenti.
Art.13- Può essere autorizzata unâassemblea al mese per la durata massima di due ore. Lo svolgimento dellâassemblea sarĂ annotato sul registro di classe.
Art.14- Non possono tenersi assemblee di classe nellâultimo mese dellâanno scolastico.
ASSEMBLEE DâISTITUTO DEGLI STUDENTI
Art.15- Nelle assemblee tutti gli studenti hanno il diritto di esprimere democraticamente le proprie idee e confrontarle nel rispetto delle personali convinzioni culturali e religiose.
Art.16- A norma dellâart.44 del DPR 416/74 lâassemblea dâistituto dovrĂ darsi un regolamento che viene inviato in visione al consiglio dâistituto.
Art.17- I docenti accompagneranno gli studenti presso i locali esterni utilizzati per lâassemblea. Questa sarĂ poi autogestita. Qualora il Comitato studentesco programmasse, in alternativa allâassemblea ordinaria, la partecipazione a spettacoli o conferenze con esperti, sarĂ assicurata la presenza di personale docente.
Art.18- Ad assemblea conclusa gli studenti hanno lâobbligo di lasciare i locali nelle condizioni in cui sono stati loro consegnati.
ASSEMBLEE DEI GENITORI DI CLASSE E D'ISTITUTO
Art.19- Lâassemblea di classe può essere convocata dal dirigente con carattere dâurgenza anche su richiesta del docente coordinatore, dei genitori rappresentanti del consiglio o di almeno 1/3 dei genitori della classe.
Art.20- Allâinizio di ogni anno scolastico il dirigente convoca i genitori degli studenti delle prime classi per fornire informazioni in merito al POF e agli indirizzi formativi dei singoli corsi di studio.
COMITATO DEGLI STUDENTI
Art.21- Il Comitato degli studenti è composto da:
- Rappresentanti eletti in seno al Consiglio di Istituto
- Rappresentanti eletti nella Consulta provinciale
- 15 studenti eletti dallâassemblea dei rappresentanti di classe
Al momento del suo insediamento Il Comitato elegge il presidente e nomina il segretario
Art.22- Il comitato degli studenti ha il compito di sensibilizzare tutti gli studenti ai problemi della Scuola di carattere didattico, extradidattico, organizzativo, gestionale e logistico, redige la programmazione delle attivitĂ e di esperienze da realizzare nellâambito dellâistituto e le presenta agli organi competenti per la relativa approvazione.
Art.23- Le riunioni vengono convocate per necessitĂ contingenti dal dirigente su
richiesta di almeno1/3 dei componenti.
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Art.24- I genitori partecipano, tramite i loro rappresentanti, alla composizione dei consigli di classe e dâistituto.
Art.25- Lâimpegno che i genitori assumono allâatto di iscrizione dei propri figli, accettando i principi e i valori del progetto educativo formativo e i contenuti del presente Regolamento, si esplicita con interventi utili per la piena e fattiva collaborazione con la Scuola.
Art.26- I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe si fanno portavoce dei problemi generali della classe.
Art.27- Al fine di acquisire informazioni relative allâandamento didattico, educativo e formativo degli studenti, durante lâanno scolastico i genitori verranno ricevuti dai docenti secondo le modalitĂ di seguito indicate:
a) nei colloqui generali pomeridiani: uno per ogni quadrimestre;
b) durante lâora di ricevimento antimeridiano di ogni docente con cadenza stabilita annualmente dal collegio docenti;
c) su appuntamento secondo il proprio orario di ricevimento antimeridiano o concordato con il docente al di fuori del proprio orario delle lezioni.
Il calendario dei ricevimenti sarĂ divulgato tramite comunicazione scritta affissa allâalbo dellâistituto e portato a conoscenza tramite gli studenti.
Art.28- La Scuola informa i genitori in merito alle assenze, ai ritardi, allâandamento didattico e disciplinare dei propri figli e assicura la loro convocazione in caso di problemi particolari.
Art.29- Nel periodo che precede lâinizio dellâanno scolastico i genitori degli studenti minorenni potranno ritirare:
a) il libretto per le giustificazioni delle assenze, dei ritardi e dei permessi di uscita anticipata;
b) il modulo per la richiesta di ingresso in ritardo e di uscita anticipata per ragioni legate ai mezzi di trasporto;
c) il modulo per la richiesta di uscite anticipate per attivitĂ sportive;
d) il presente regolamento e, su richiesta, il Piano dellâOfferta Formativa.
Gli studenti maggiorenni potranno ritirare quanto sopra indicato personalmente in segreteria.
Art.30- In caso di sciopero del personale scolastico ne sarĂ data comunicazione alle famiglie.
COMUNITAâ SCOLASTICA
Art.31- Tutti gli appartenenti alla comunitĂ scolastica hanno diritto al rispetto, in ogni situazione, della propria dignitĂ personale. I rapporti interpersonali devono essere improntati a solidarietĂ e senso di appartenenza.
Art.32- La Scuola sâimpegna, compatibilmente con le risorse disponibili, ad acquistare quanto necessario per la buona riuscita delle attivitĂ scolastiche, con particolare riferimento alle apparecchiature e strumentazioni tecnologiche per sostenere lâinteresse e la qualitĂ dellâinsegnamento.
Art.33- A norma della legge vigente è vietato fumare allâinterno dellâistituto.
Art.34- Durante le lezioni non è consentito lâuso del telefono cellulare.
Art.35- Ă vietato effettuare foto e filmati verso persone o cose allâinterno dellâIstituto, salvo esplicita autorizzazione del diretto interessato o, per oggetti e documenti, del dirigente.
Art.36- Lâosservanza dellâorario rappresenta una forma di rispetto reciproco fra le parti attive della comunitĂ .
Art.37- Tutti i componenti della comunitĂ scolastica sono tenuti ad un linguaggio decoroso e al rispetto dellâambiente scolastico e delle dotazioni dellâistituto.
Art.38- Durante lâintervallo per la ricreazione gli studenti possono recarsi in tutti gli spazi autorizzati interni al perimetro della scuola. I docenti, impegnati nellâora antecedente lâintervallo vigileranno sul comportamento degli studenti per evitare che si arrechi pregiudizio alle persone o alle cose.
Art.39- Gli studenti possono usufruire del servizio distribuzione merende, funzionante
allâinterno della scuola, nel rispetto delle disposizioni impartite.
DOCENTI
Art.40- LâattivitĂ didattica di ogni docente si svolge secondo i criteri e i contenuti definiti nella programmazione per disciplina. Questa sarĂ formulata, dopo opportuni incontri tra docenti della stessa disciplina o di discipline affini, in armonia con la programmazione didattica del consiglio di classe.
Art.41- Ogni docente si impegna, attraverso una collaborazione fattiva con i colleghi e con il dirigente, al raggiungimento degli obiettivi del progetto formativo ed educativo.
Art.42- I docenti procedono alla valutazione secondo criteri ispirati allâoggettivitĂ e alla trasparenza mirati anche a suscitare negli studenti anche un processo di autovalutazione che ne potenzi la motivazione allo studio. La Scuola assicura lâattivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di ritardo o di svantaggio e alla valorizzazione delle eccellenze.
Art.43- Il docente si impegna a programmare le prove scritte in modo da evitare, per quanto possibile, concentrazioni delle verifiche nella stessa giornata.
Art.44- Gli elaborati scritti e grafici, una volta visionati dagli studenti e trascritti i voti sul giornale del professore, vengono raccolti nelle apposite fasce e consegnati al personale addetto per la loro archiviazione.
Art.45- Il registro personale deve essere sempre tenuto in ordine e compilato in ogni sua parte. In esso dovranno essere riportati, di volta in volta, le votazioni, le assenze e gli argomenti trattati. Non sono ammesse simbologie diverse dai segni convenzionali indicati.
Art.46- Ogni attivitĂ didattica deve essere annotata sul registro di classe. Questo viene collocato nelle aule secondo gli spostamenti della classe. Al termine delle lezioni viene riconsegnato in segreteria dal collaboratore scolastico incaricato. I docenti assicurano che nel registro non vengano effettuate manomissioni o danneggiamenti.
Art.47- Qualsiasi attivitĂ extracurriculare deve essere preventivamente programmata nei tempi stabiliti e autorizzata dal dirigente.
Art.48- La partecipazione ai consigli di classe e al collegio docenti, agli incontri con i genitori ed alle altre attivitĂ collegiali della scuola è condizione indispensabile per il buon funzionamento dellâattivitĂ educativa e formativa. Lâeventuale assenza per validi e documentabili motivi deve essere autorizzata direttamente dal dirigente.
Art.49- I coordinatori di classe sono tenuti ad effettuare una rapida azione informativa verso le famiglie ogni qualvolta se ne verifichi la necessitĂ .
Art.50- Lâorario scolastico è definito dal dirigente. Eventuali esigenze dei docenti non devono essere in contrasto con una conveniente distribuzione didattica delle singole discipline.
Art.51- I docenti della prima ora di lezione sono tenuti a trovarsi in aula cinque minuti prima delle 08.00, orario di ingresso consentito per gli studenti.
Art.52- I docenti della prima ora di lezione sono tenuti a:
0. controllare e registrare le assenze sul registro di classe;
1. annotare le giustificazioni delle assenze e dei ritardi;
2. segnalare al dirigente eventuali ritardi nella presentazione delle giustificazioni;
3. ammettere, a propria discrezione, gli studenti che si presentano con lieve ritardo.
Art.53- Il cambio dellâora dovrĂ avvenire rapidamente per non far venire meno lâazione di vigilanza. Il docente che inizia le lezioni in unâora intermedia dovrĂ trovarsi nei pressi dellâaula prima del suono della campanella.
Art.54- Nello spirito del recupero educativo dovrĂ essere contenuto lâallontanamento degli studenti dallâaula per motivi disciplinari. Il provvedimento non potrĂ , comunque, riguardare piĂš studenti contemporaneamente e dovrĂ essere annotato sul registro di classe.
Art.55- Per evitare assembramenti nei corridoi e nei bagni il docente potrĂ consentire lâuscita dallâaula ad uno studente alla volta e a condizione che le richieste siano contenute e non reiterate.
Art.56- Gli spostamenti delle classi per motivi didattici durante le ore di lezione dovranno sempre avvenire seguendo i seguenti criteri:
¡ Lâingresso e lâuscita dalle aule sotto la sorveglianza dei docenti;
¡ Gli spostamenti interni agli edifici scolastici e negli spazi comuni sotto la sorveglianza degli ausiliari;
¡ Le uscite in esterno, fuori dello spazio-scuola, con lâaccompagnamento e la vigilanza dei docenti;
¡ Lâaccesso ai laboratori nel rispetto delle norme previste dai regolamenti specifici.
Art.57- Gli spostamenti degli studenti per le lezioni di educazione fisica sono affidati alla vigilanza dei docenti di tale disciplina i quali dovranno provvedere anche allâaccompagnamento nel percorso scuola-palestra e viceversa.
Art.58- Ai docenti è fatto divieto di lasciare la classe, fatta eccezione per seri e impellenti motivi. In tal caso dovranno incaricare, per il tempo strettamente necessario, un collaboratore scolastico per la vigilanza.
Art.59- Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine e in buono stato di pulizia. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al dirigente.
Art.60- Tutti i docenti sono tenuti al segreto dâufficio su ciò che è argomento di discussione o di valutazione nei consigli di classe.
STUDENTI
Art.61- Tutti gli studenti devono considerare la Scuola e le attivitĂ didattico-educative ad essa connesse come elementi necessari per la crescita culturale e umana.
Art.62- Gli studenti sono tenuti ad avere rispetto e usare un linguaggio corretto nei confronti del dirigente, dei docenti, del personale ATA e dei compagni.
Art.63- Gli studenti sono tenuti ad una frequenza assidua alle lezioni e a tutte le attivitĂ culturali e formative programmate dalla Scuola.
Art.64- Le giustificazioni delle assenze devono essere firmate dal genitore intestatario del libretto o dallo studente stesso, se maggiorenne. Lo studente è tenuto a presentate le giustificazioni al docente della prima ora di lezione il giorno del rientro. Lo studente sprovvisto di giustificazione deve essere inviato al dirigente o a un suo collaboratore
per il permesso di ammissione. Qualora lo studente non provveda a presentare la giustificazione anche nel giorno successivo si darĂ comunicazione al dirigente per gli opportuni provvedimenti. Periodi di assenza intermittenti (alternati a giorni di frequenza) devono essere giustificati separatamente. Gli studenti sono tenuti a presentare le giustificazioni anche per le assenze ai corsi di recupero e per i ritardi dâingresso.
Art.65- Gli studenti hanno il dovere di presentarsi in aula con puntualitĂ . Eventuali ritardi dovranno essere giustificati al docente dellâora interessata con lâapposito libretto delle giustificazioni o con la personale presenza di un genitore. Gli studenti, che giungono dopo lâinizio della prima ora di lezione, saranno ammessi in classe lâora successiva. A partire dal 5° ritardo, questo si considera quale assenza e, dunque, deve essere appositamente giustificato pena il non ingresso a scuola. Per i minorenni, i genitori saranno avvertiti telefonicamente dalla scuola del ritardo e dellâeventuale assenza non giustificata. I ritardatari sprovvisti di giustificazione scritta dovranno produrla il giorno successivo.
Art.66- Le uscite anticipate vengono autorizzate dal dirigente o da un suo collaboratore seguendo la procedura di seguito indicata:
a) la richiesta per motivi sportivi, formulata sul modulo apposito e sottoscritta da un genitore, deve essere presentata al dirigente allegando la dichiarazione della Società sportiva presso la quale lo studente è tesserato;
b) la richiesta per motivi di incompatibilitĂ degli orari dei mezzi di trasporto con quello scolastico deve essere presentata al dirigente allâinizio dellâanno scolastico;
c) le uscite degli studenti minorenni vengono concesse solo se accompagnati dal genitore o, se impossibilitato a farlo, da un parente maggiorenne con delega scritta;
d) le richieste degli studenti maggiorenni devono essere presentate utilizzando lâapposito libretto.
Le richieste di uscita anticipata devono essere portate entro il termine orario definito dal dirigente. Lâautorizzazione è subordinata alla valutazione del dirigente stesso il quale potrĂ inoltre concedere deroga dal suddetto limite per gravi e comprovati motivi. Ă assolutamente vietato, in orario scolastico, uscire dallâIstituto senza lâautorizzazione
del dirigente o di un suo collaboratore.
Art.67- Durante le ore di lezione non è consentito uscire dalla classe senza lâautorizzazione del docente. Ă vietato lâaccesso ai laboratori, reparti o palestra senza la presenza del docente.
Art.68- Le lezioni sono intervallate da una pausa di 10 minuti dopo la terza ora. Gli studenti potranno fruire degli spazi aperti dellâIstituto e al termine dellâintervallo dovranno ritornare in aula con la massima puntualitĂ .
Art.69- Nel corso delle attivitĂ didattiche, durante lâingresso e lâuscita dalla scuola, gli studenti sono tenuti ad un comportamento corretto, verso persone e strutture, evitando ogni atteggiamento sconveniente e contrario alla civile convivenza. Sono vietati lâuso di toni elevati, di termini blasfemi o lesivi della sensibilitĂ altrui e ogni forma di prevaricazione verso gli studenti piĂš giovani o piĂš deboli.
Art.70- Gli studenti che ne sentano la necessitĂ potranno incontrare i docenti, a seguito di specifica richiesta, per le attivitĂ di ascolto, confronto e/o consulenza didattica secondo un orario stabilito dai docenti stessi.
Art.71- Gli studenti devono responsabilmente:
¡ impegnarsi ed organizzarsi nello studio delle singole discipline;
¡ seguire le indicazioni didattiche dei docenti utilizzando i sussidi necessari;
¡ favorire il proficuo svolgimento delle lezioni partecipando costruttivamente al dialogo educativo;
¡ sostenere con puntualità le verifiche.
Art.72- In caso di assenze dalle lezioni, gli studenti sono tenuti ad informarsi sul programma svolto e sui compiti assegnati.
Art.73- In caso di astensione collettiva dalle lezioni saranno informate le famiglie e presi gli opportuni provvedimenti.
Art.74- Allâinterno della scuola è vietata qualsiasi forma di volantinaggio non autorizzato e ogni attivitĂ a scopo di lucro personale.
Art.75- LâIstituto non risponde di eventuali furti di oggetti o denaro di proprietĂ degli studenti o del personale.
Art.76- Gli studenti hanno lâobbligo di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola e devono osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dallo specifico regolamento. In particolare non è consentito sostare lungo le scale antincendio e, se necessario, dovranno essere eseguite con assoluta tempestivitĂ le azioni previste dal âpiano di evacuazioneâ dellâedificio scolastico. In condizioni di normalità è vietato far uso delle uscite di sicurezza e degli ascensori.
Art.77- Ogni studente risponderĂ personalmente di eventuali danni arrecati alle strutture e attrezzature dâuso. I servizi vanno utilizzati in modo corretto rispettando le piĂš elementari norme di igiene e pulizia. I rifiuti devono essere sempre riposti negli appositi contenitori collocati nelle aule e nel cortile.
SERVIZI DI RISTORO
Art.78- Il servizio di distribuzione delle merende si svolgerĂ secondo tempi e modalitĂ che, per esigenze funzionali, definirĂ il dirigente. Allâinterno di ogni classe verrĂ predisposta una lista dei prodotti da acquistare, per i quali sarĂ incaricato un solo studente.
Art.79- Lâutilizzo dei distributori automatici ha lâunico scopo di ristorare gli studenti e il personale senza che nessuno venga meno ai propri impegni. Ciò comporta che non si abusi di tale servizio.
Art.80- Qualora si riscontrasse un uso eccessivo dei prodotti dei distributori automatici o il permanere per tempi prolungati nello spazio di ristoro il dirigente, sentito il Consiglio di Istituto, potrĂ adottare misure restrittive.
Art.81- Gli involucri cartacei e i contenitori di plastica dovranno sempre essere riposti negli appositi contenitori.
PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO
Art.82-Le mansioni e i ruoli del personale amministrativo, tecnico e ausiliario sono indicati nei profili professionali indicati del CCNL. Lâorario di servizio è articolato secondo criteri di flessibilitĂ e ottimizzazione delle risorse.
Art.83- Il personale amministrativo cura i rapporti con studenti e loro familiari, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.
Art.84-La qualità del rapporto con il pubblico e con il personale è di fondamentale importanza, in quanto contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo fra le diverse componenti che dentro e
attorno alla scuola si muovono.
Art.85- I collaboratori scolastici effettueranno turni di servizio e saranno dislocati in relazione alle esigenze connesse con le attivitĂ dellâIstituto. Assolvono le funzioni di vigilanza durante il cambio delle lezioni e collaborano con i docenti nellâazione di controllo durante lâintervallo.
Art.86- I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza e secondo le mansioni assegnate. Hanno dovere di vigilanza sullâingresso e sullâuscita degli studenti nonchĂŠ durante gli spostamenti relativi agli spazi comuni interni agli edifici ed esterni dellâarea della scuola e devono essere facilmente
reperibili. Segnalano immediatamente al dirigente o a i suoi collaboratori lâeventuale assenza dellâinsegnante o degli studenti dallâaula.
Art.87- Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, in relazione al proprio turno e alla zona di servizio, dovranno controllare lo spegnimento delle luci, la chiusura dei rubinetti dellâacqua, delle porte e delle finestre. Dovranno inoltre attivare il sistema di allarme ove presente.
SERVIZI DI SEGRETERIA
Art.88- Gli uffici della segreteria sono a disposizione del personale e del pubblico tutti i giorni lavorativi secondo lâorario che, per esigenze di servizio, definisce il direttore dei servizi generali e amministrativi.
Art.89- I certificati devono essere richiesti con almeno due giorni di anticipo.
Art.90- Lâuso della fotocopiatrice per uso didattico potrĂ essere autorizzato dal dirigente ai docenti che ne facciano richiesta motivata.
BIBLIOTECA
Art.91- La biblioteca è a disposizione di tutte le componenti dellâIstituto.
Art.92- Ogni anno viene designato un docente responsabile del servizio della biblioteca. Per il controllo delle giacenze e dello stato di conservazione del materiale librario egli è coadiuvato da un assistente amministrativo.
Art.93- Il responsabile del servizio di biblioteca stabilisce il calendario settimanale per la consegna e la restituzione dei testi che dovrĂ avvenire entro trenta giorni dalla data di consegna.
Art.94- Allâatto del prelevamento di unâopera dalla biblioteca il titolo sarĂ annotato su apposito registro. Il ricevente apporrĂ la firma come attestazione di avvenuta consegna e risponderĂ in proprio della buona conservazione del libro avuto in prestito. Eâ vietato sottolineare i libri presi in prestito.
LABORATORI E AULE SPECIALI
Art.95- Il funzionamento dei laboratori e dei reparti di lavorazione è regolato dalle norme di sicurezza e di comportamento esposte allâinterno di ogni ambiente.
Art.96- I laboratori e le aule speciali potranno essere utilizzati secondo un prefissato calendario. Nei laboratori di informatica è vietato introdurre programmi pirata di videogiochi o altro materiale diverso da quello regolarmente installato. Lâuso di Internet è limitato alla ricerca guidata dal docente ed è vietato âchattareâ, inviare e âmail o
scaricare musica dalla rete.
Art.97- Per il buon utilizzo delle strutture, gli ambienti dovranno essere adeguati alle particolari esigenze dei portatori di handicap.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E SANZIONI NEI CONFRONTI DEGLI STUDENTI,
ORGANI COMPETENTI E PROCEDIMENTI
Art.98- In tutta la loro azione educativa i docenti solleciteranno negli studenti un comportamento corretto, responsabile e collaborativo. Per forme non gravi di indisciplina gli stessi provvederanno con opportuni richiami verbali ad ammonire direttamente lo studente diffidandolo dal persistere nel comportamento scorretto.
Art.99- Per comportamenti scorretti ripetuti e di lieve entitĂ (dopo il primo richiamo diretto) o per singole azioni di maggiore gravitĂ , sarĂ effettuata annotazione sul registro di classe.
Art.100- Le note disciplinari dovranno essere riportate nellâapposito spazio del registro di classe. Comportamenti scorretti di rilievo dovranno essere immediatamente segnalati al dirigente.
Art.101- I provvedimenti disciplinari hanno finalitĂ educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilitĂ e al ripristino dei rapporti corretti allâinterno della comunitĂ scolastica. La responsabilitĂ disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Art.102- Contro le sanzioni disciplinari è ammesso il ricorso degli studenti, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione allâOrgano di Garanzia dâistituto. LâOrgano di Garanzia dâistituto decide, su richiesta degli studenti o di chi ne abbia interesse, anche sui conflitti che sorgono allâinterno della scuola in merito allâapplicazione del presente regolamento, entro 10 giorni successivi.
Qualora non decida entro tale termine la sanzione si riterrĂ confermata.
Art.103 - LâOrgano di Garanzia è composto da 4 membri:
- Dirigente con funzioni di presidente
- Uno studente designato dalla assemblea degli studenti eletti nei Consigli di Classe
- Un docente designato dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio dei Docenti
- Un genitore designato dalla assemblea dei genitori eletti nei Consigli di Classe.
LâOrgano di Garanzia è un organo perfetto e pertanto le decisioni assunte sono valide con la presenza di tutti i suoi membri. Per ogni componente devono essere designati il membro effettivo e quello supplente. Il membro supplente subentrerĂ per assenza di quello effettivo e nel caso che questo sia lo studente sanzionato o un suo genitore. Lâastensione dal voto di uno o piĂš dei suoi membri non influisce sul conteggio dei voti. In caso di paritĂ prevale il voto del presidente. LâOrgano di Garanzia resta in carica per due anni scolastici.
TIPOLOGIE DEI COMPORTAMENTI E SANZIONI
COMPORTAMENTI | SANZIONI | ORGANO COMPETENTE | |
1 | Ripetute assenze e ritardi non motivati | - Richiamo verbale - Ammonizione scritta - Avviso scritto ai genitori - Convocazione dei genitori | Docente o Dirigente Dirigente Dirigente Docente o Dirigente |
2 | Comportamento scorretto e di disturbo in orario scolastico | - Richiamo verbale - Ammonizione scritta - Avviso scritto ai genitori - Convocazione dei genitori - Sanzione diversa dallâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica - Allontanamento dalla ComunitĂ scolastica fino a 3 giorni (casi reiterati) e/ o sanzione alternativa | Docente o Dirigente Dirigente Dirigente Dirigente Docente e Dirigente Consiglio di Classe |
3 | Linguaggio scurrile o blasfemo. Abbigliamento o azioni indecorose o sconvenienti | - Richiamo verbale - Ammonizione scritta - Convocazione dei genitori - Sanzione diversa dallâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica - Allontanamento dalla comunitĂ scolastica fino a 3 giorni e/o sanzione diversa dallâ allontanamento dalla ComunitĂ scolastica | Docente o Dirigente Dirigente Docente o Dirigente Docente e Dirigente Docente e Dirigente |
4 | Utilizzo scorretto delle strutture e dei locali della Scuola. Mancato rispetto dellâambiente scolastico | - Richiamo verbale - Ammonizione scritta - Convocazione dei genitori - Sanzione diversa dallâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica - Allontanamento dalla comunitĂ scolastica fino a 3 giorni e/o sanzione diversa dallâ allontanamento dalla ComunitĂ scolastica | Docente o Dirigente Dirigente Docente o Dirigente Docente e Dirigente Docente e Dirigente |
5 | Uso del telefono cellulare in aula. Uso improprio dello stesso con effettuazione di foto e filmati non autorizzati | - Ritiro temporaneo da parte del Docente e annotazione sul registro di classe - Ammonizione scritta e notifica alla famiglia - Sanzione diversa dallâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica - Allontanamento dalla comunitĂ scolastica fino a 15 giorni e/o sanzione diversa dallâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica | Docente Dirigente Docente e Dirigente Docente e Dirigente |
6 | Danni intenzionalmente arrecati ai locali, alle strutture, agli arredi o ai dispositivi di sicurezza palesemente riconducibili ad âatto vandalicoâ o comportamento irresponsabile | - Ammonizione scritta - Convocazione dei genitori - Sanzione diversa dallâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica - Allontanamento dalla ComunitĂ scolastica fino a 15 giorni e/o sanzione diversa dallâ allontanamento dalla ComunitĂ scolastica. (La sanzione è commisurata alla gravitĂ del danno. In ogni caso è previsto il risarcimento del danno stesso. Risarcimento collettivo della classe o di piĂš classi nei casi in cui non si individui il responsabile) | Dirigente Docente o Dirigente Docente o Dirigente Docente e Dirigente o Consiglio di Classe per atto vandalico |
7 | Comportamento irrispettoso verso gli altri (offese verbali, aggressioni, intimidazioni, denigrazione, diffamazione). Comportamento lesivo del decoro dellâIstituto | - Ammonizione scritta - Convocazione dei genitori - Sanzione diversa dallâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica - Allontanamento dalla ComunitĂ scolastica fino a 15 giorni e/o sanzione diversa dellâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica | Docente Dirigente o docente Docente e Dirigente Consiglio di Classe |
8 | - Reati che violano la dignitĂ e il rispetto della persona umana (violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati sessuali, lesioni volontarie) - reati che determinano una concreta situazione di pericolo per lâincolumitĂ delle persone (incendio, allagamento, gravi episodi conseguenti a manomissione dolosa dei dispositivi di sicurezza ect.) | Allontanamento dalla ComunitĂ scolastica oltre 15 giorni | Consiglio di Istituto |
9 | - Recidiva di reati che violano la dignitĂ e il rispetto della persona umana - Atti di grave violenza o connotati da una particolaritĂ tale da determinare seria apprensione sociale | Allontanamento dalla ComunitĂ scolastica fino al termine dellâanno scolastico (il provvedimento va adattato qualora non siano esperibili Interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunitĂ scolastica durante lâanno scolastico) | Consiglio di Istituto |
10 | Comportamenti di particolare gravitĂ di cui allâart.7 punto 2 del DPR 22.6.2009 n°122 e secondo i criteri generali definiti dal Collegio dei docenti | Esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione allâesame di stato | Consiglio di Classe |
- I livelli di sanzione fino al p. 8 sono riconducibili a diversi gradi di gravitĂ dei comportamenti o
reiterazione degli stessi
- I comportamenti e relative sanzioni si riferiscono anche ad azioni compiute nel corso uscite
didattiche, visite guidate, stage e viaggi di istruzione.
- Le sanzioni disciplinari vanno inserite nel fascicolo personale e seguono lo studente in occasione
del trasferimento da una scuola ad unâaltra.
- A norma della nota ministeriale del 31/07/2008 il Consiglio di Classe, nellâesercitare la
competenza in materia disciplinare opera nella configurazione allargata a tutte le componenti, ivi
compresi i rappresentati eletti dei genitori e degli studenti, con dovere di astensione e surroga
qualora faccia parte dellâorgano lo studente sanzionato o un suo genitore
- Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni in attività a favore della
ComunitĂ scolastica, con esclusione dei provvedimenti di allontanamento dalle lezioni oltre i 15
giorni. Tali misure si possono configurare sia come sanzioni autonome diverse dallâallontanamento
dalla ComunitĂ scolastica, sia come misure accessorie che si accompagnano alle sanzioni di
allontanamento dalla ComunitĂ stessa. Si riportano di seguito le tipologie delle suddette attivitĂ :
- Pulizia, tinteggiatura e manutenzione ambienti
- Azioni di supporto per lavori allâinterno dellâistituto come trasferimento di materiali, assetto della
biblioteca, inventario dei reparti ecc.
- AttivitĂ di segreteria
- AttivitĂ di ricerca
- Riordino cataloghi ed archivi
- Produzione di elaborati per un esame critico sul fatto compiuto
- AttivitĂ di volontariato
Le attivitĂ a favore della ComunitĂ scolastica possono essere disposte da:
- Docente o Dirigente (per fatti ritenuti tali da non comportare la convocazione del Consiglio di
Classe per lâeventuale allontanamento dalla ComunitĂ scolastica)
- Consiglio di classe (per fatti che possono comportare lâallontanamento dalla ComunitĂ scolastica
fino a 15 giorni). In tal caso il Consiglio delibererĂ secondo una delle due seguenti soluzioni:
a) Riduzione dei giorni di allontanamento dalla ComunitĂ scolastica piĂš attivitĂ a favore della stessa
b) Sostituzione dellâintero periodo di allontanamento dalla ComunitĂ scolastica con attivitĂ a favore della stessa.
PROCEDURA PER LâIRROGAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI
Lo studente è invitato dal Docente o dal Dirigente ad esporre le proprie ragioni. Qualora il provvedimento fosse di competenza dellâOrgano Collegiale verrĂ inoltrata una comunicazione sullâaddebito allo studente e per conoscenza ai genitori (se maggiorenne) o agli esercenti la patria potestĂ e allo studente (se minorenne) con invito a presentarsi alla fase preliminare della riunione del Consiglio per offrire allo studente la possibilitĂ di esporre le proprie ragioni. Il provvedimento verrĂ notificato per iscritto. La sanzione verrĂ eseguita entro i giorni successivi al comportamento contestato se essa è di competenza del Docente o del Dirigente. SarĂ eseguita, di norma, dopo 15 giorni (tempo previsto per lâeventuale impugnazione) se il comportamento contestato si verifica non oltre lâultimo mese di lezione. La sanzione sarĂ eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione nei seguenti casi:
a) Fatto compiuto nellâultimo mese di lezione
b) Grave comportamento che impone lâimmediata esecutivitĂ della sanzione.
PREMESSA
Visto: lâart.4 comma 3 del DPR 15 marzo 2010, n88 âRegolamento recante norme per il riordino degli Istituti tecnici a norma dellâarticolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, della legge 6 agosto 2008, n 133â.
Visto: quanto sancito dalla Direttiva ministeriale n.57 del 15 luglio 2010, paragrafo 1.2.4, âLinee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecniciâ
Vista: la delibera del consiglio di Istituto
LâIstituto Tecnico Tecnologico L.da Vinci di Foligno articola il regolamento dellâUfficio Tecnico come di seguito riportato:
Art.1 â IdentitĂ dellâUfficio tecnico
LâUfficio tecnico:
Ha la funzione di supporto e coordinamento delle attivitĂ previste dai Dipartimenti, in particolare per assicurare la disponibilitĂ ed il funzionamento dei Laboratori e delle attrezzature.
Predispone il piano annuale degli acquisti delle dotazioni dei laboratori in stretto rapporto con il Dirigente Scolastico e il Direttore dei Servizi generali ed amministrativi.
Cura il piano di manutenzione straordinaria e ordinaria delle attrezzature didattiche dellâIstituto, in raccordo con i responsabili di laboratorio.
Predispone, secondo le linee guida concordate col Dirigente Scolastico, le modalitĂ di accesso ai sistemi informatici, le protezioni e le limitazioni da adottare per le diverse tipologie di utenti, e le politiche di protezione e sicurezza delle reti informatiche.
Collabora con i Dipartimenti e con i Docenti nella realizzazione di progetti didattici.
Art. 2 â Composizione dellâUfficio tecnico
LâUfficio tecnico è composto da:
Il Dirigente Scolastico o suo Collaboratore delegato.
Il Direttore dei Servizi generali ed amministrativi.
Il Direttore dellâufficio tecnico.
Un assistente amministrativo.
Un assistente tecnico.
Art. 3 â Direttore dellâUfficio tecnico
Il Direttore dellâUfficio tecnico, conformemente al proprio orario di servizio:
1.Mette in atto, per quanto di sua competenza, le direttive del Dirigente Scolastico relative allâutilizzo delle attrezzature e delle strumentazioni didattiche.
2.Collabora con il Direttore dei Servizi generali ed amministrativi nella definizione del piano annuale degli acquisti e di quello della manutenzione.
3.Collabora col Direttore dei servizi generali ed amministrativi nella gestione dellâinventario del materiale didattico e delle strumentazioni.
4.Cura i rapporti con le Amministrazioni Pubbliche, in particolare con lâAmministrazione Provinciale, per quanto riguarda la manutenzione degli impianti dei Laboratori e delle Aule ed i loro ampliamenti.
5.Fa parte dello Staff Dirigenziale e del Servizio di prevenzione e sicurezza per quanto riguarda le sue competenze specifiche.
6.Coordina in accordo il D.S. ed il DSGA le attivitĂ degli Assistenti tecnici assegnando ad essi incarichi specifici, tenuto conto del loro profilo professionale.
7.Collabora con i Docenti responsabili di progetti disponendo la predisposizione e lâutilizzo di apparecchiature e strumentazioni didattiche e la produzione di opere multimediali.
8.Riceve dai Docenti richieste per lâutilizzo straordinario o ordinario di apparecchiature e strumentazioni didattiche e ne stabilisce le modalitĂ ed i tempi di utilizzo.
9.Convoca le riunioni dellâUfficio nella composizione adeguata allo specifico ordine del giorno.
Art. 4 â Compiti dellâufficio tecnico
LâUfficio Tecnico è lâorganismo che si occupa del coordinamento delle funzioni di natura tecnica dellâIstituto Scolastico, e per il tramite del suo coordinatore svolge le seguenti attivitĂ :
Ă Predispone i piani di rinnovo e ampliamento delle dotazioni tecniche e scientifiche
dellâIstituto.
Ă Cura i rapporti con le Aziende fornitrici.
Ă Predispone con il supporto dellâassistente amministrativo referente per gli acquisti i
capitolati di gara per gli acquisti di significativa importanza.
Ă Predispone con il supporto dellâassistente amministrativo referente per gli acquisti la
comparazione delle offerte e delibera gli acquisti.
Ă Segue le procedure di fornitura, installazione e collaudo delle attrezzature acquistate.
Ă Verifica il buon funzionamento del magazzino per la distribuzione del materiale di consumo
e didattico.
Ă Cura gli acquisti diretti dei materiali di consumo per il funzionamento dei Laboratori e delle
aule.
Ă Attua le indicazioni espresse dal Collegio dei Docenti riguardo lâassegnazione degli
Assistenti tecnici ai vari reparti.
Ă Funge da supporto ai Docenti responsabili di laboratorio, per individuare delle
problematiche tecniche attinenti lo svolgimento delle attivitĂ didattiche.
Ă Predispone per i Docenti le informazioni tecniche sullâutilizzo dei Laboratori e le guide delle
strumentazioni didattiche.
Ă Collabora, per quanto di sua competenza, con i piani di formazione del personale, e
promuove la formazione tecnica dei Docenti e del Personale ATA.
Ă Supporta la gestione dei siti Internet dellâIstituto, in particolare la gestione e manutenzione
dei servizi Web.
Ă Collabora con i Docenti responsabili di progetti didattici per lâutilizzo di laboratori ed
attrezzature.
Ă Coordina la predisposizione dei progetti di sviluppo dei vari dipartimenti didattici.
Ă Collabora, per quanto riguarda le sue competenze, con il Comitato Tecnico Scientifico.
Ă Coordina e gestisce la manutenzione ordinaria e straordinaria dellâedificio, con
particolare riguardo agli aspetti legati alla sicurezza.
Ă Cura il buon funzionamento delle reti informatiche e manutenzione hardware e software.
Ă Predispone, in collaborazione con il Direttore SGA, il calendario per il controllo inventariale di tutti i reparti e partecipazione allo stesso.
Ă Provvede ad una adeguata gestione dellâarchiviazione della documentazione ai fini della piena fruibilitĂ delle conoscenze esistenti e di quelle accumulate nel tempo.
Ă Cura la funzionalitĂ dei laboratori, avvalendosi della collaborazione dei Responsabili dei laboratori e degli assistenti tecnici.
Ă Collabora con il Direttore SGA e con i responsabili di laboratorio per lâapertura delle
procedure di radiazione di eventuali strumenti obsoleti e per la vendita di materiali fuori uso.
Art. 5 â ResponsabilitĂ
A) Per tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi generali, lâUfficio Tecnico fa capo al Direttore Amministrativo, il quale, ricevute le direttive di massima e gli obiettivi dal Dirigente Scolastico, predispone gli interventi e gli strumenti necessari al raggiungimento dei risultati attesi.
B) Per quanto attiene agli aspetti didattici ed organizzativi correlati, lâUfficio Tecnico fa capo al Dirigente Scolastico o al suo collaboratore vicario.
Art. 6 â Acquisizione delle richieste
LâUfficio tecnico acquisisce le richieste di acquisto di apparecchiature didattiche e scientifiche, di prodotti multimediali, di riviste, libri dai singoli Docenti e dai Docenti responsabili di Laboratorio e di progetti.
Le richieste dovranno essere inderogabilmente presentate nei termini previsti da una apposita circolare emanata dal Dirigente Scolastico e con le modalitĂ in essa contenute. Non verranno prese in considerazione richieste presentate fuori dai termini e con modalitĂ differenti da quanto previsto.
Le richieste di interventi manutentivi e migliorativi, e quelle di disponibilitĂ di strumentazioni informatiche o tecniche per particolari progetti devono essere presentate utilizzando unicamente le modalitĂ che verranno comunicate con circolare del Dirigente Scolastico.
Art. 7 â ValiditĂ e modifiche del regolamento
Il presente Regolamento, dopo essere stato approvato dal Consiglio dâIstituto ed emanato dal Dirigente Scolastico, fa parte integrante del Regolamento dâIstituto ed ha valore fino ad una sua modifica o alla modifica della normativa attinente.
Il presente Regolamento, è pubblicato allâAlbo pretorio e nel sito Internet dellâIstituto.
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Rosa Smacchi
dell'I.T.T. âL. da VINCIâ- FOLIGNO
VISTO lâarticolo 5, comma 3 del D.P.R. n. 88 del 15 marzo 2010 Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici;
VISTA la Direttiva del MIUR n. 57 del 15 luglio 2010;
VISTO l'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
VISTO lâarticolo 1.2 del D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010;
VISTO lâarticolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59);
Ă istituito Il comitato tecnico scientifico dellâIstituto Tecnico Tecnologico
âL. da Vinci di Foligno
DELIBERE:
? Collegio dei Docenti in data 16/06/2014
? Consiglio di Istituto in data 21/06/2014
Premessa
Il Comitato Tecnico Scientifico, introdotto negli Istituti Superiori dai Regolamenti del Riordino, è stato ideato come luogo privilegiato del dialogo fra il mondo economico e il mondo della scuola.
Il CTS costituisce un organismo che può favorire lâinnovazione dellâorganizzazione degli Istituti Tecnici (art. 5 comma 3d).
Lâorganismo assolve a funzioni consultive e propositive nei seguenti ambiti:
a) â Organizzazione delle aree di indirizzo;
b) â Utilizzazione degli spazi di Autonomia e FlessibilitĂ ;
c) â Istituzione di rapporti organici tra la scuola e il mondo del lavoro e delle professioni;
d) â Sviluppo di alleanze e collaborazioni formative.
ART. 1
(La normativa di riferimento)
Il Comitato Tecnico Scientifico è costituito in base a quanto previsto dallâart. 5, comma 3 del âRegolamento recante norme concernenti il Riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dellâart. 64, comma 4 del D.L. 25 Giugno 2008, n° 112, convertito dalla legge 6 Agosto 2008, n° 133â che recita quanto segue:
âGli Istituti Tecnici costituiscono un Comitato Tecnico Scientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, con una composizione paritaria di personale della scuola e di esperti del mondo del lavoro e delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica per svolgere le funzioni indicate in premessaâ
Art. 2
(Composizione del Comitato Tecnico Scientifico)
Il Comitato Tecnico Scientifico è composto da:
- membri interni;
- membri rappresentanti esterni;
- membri di diritto;
- membri onorari.
Membri interni
Docenti Coordinatori dei Dipartimenti degli Indirizzi di Studio presenti in Istituto
DOCENTI COORDINATORI
ASSE | COORDINATORI | VERBALIZZATORI |
Linguistico (Lettere + Inglese) Storicoâ Sociale (Diritto + Religione) | Vezzoni Lucia | Manuali Giovanni |
Matematico | Giacomucci Maria Chiara | Bossi Maria Chiara |
Scientifico Tecnologico (+Geografia) | Barattini Guglielmo | Sesti Gianfranca |
INDIRIZZI | COORDINATORI | VERBALIZZATORI |
Meccanico | Mattioli Rossano | Rossi Carlo |
Elettronico â Elettrotecnico | Nalli Crispoldo | Pimpinicchi Moreno |
Informatico | Pesciaioli Patrizio | Radicchi Claudio |
Costruzione, Ambiente e Territorio | Scarponi Maurizio | Spagnolo Giuseppe |
Istruzione generale | Felice Carlo Salvatore | Trombettoni Brunella |
Docente Responsabile Sicurezza: Sig. Marucci Riccardo
Docente Responsabile dellâUfficio Tecnico: Prof. Mazzocchio Maurizio
Docente incaricato a svolgere le funzioni strumentali area POF di Istituto: Prof.ssa Vezzoni Lucia
Docenti incaricate a svolgere le funzioni strumentali: Prof.ssa Vezzoni Lucia, Prof.ssa Giacomucci Maria Chiara, Prof.ssa Masciotti Daniela, Prof. Felice Carlo, prof.ssa Bossi Maria Chiara
Assistente Tecnico: Allegretti Simona
Membri esterni
I rappresentanti dei seguenti enti e istituzioni:
Confindustria: Presidente Giuseppe Metelli
Confartigianato: Presidente Giovanni Bianchini
Confcommercio: non rappresentato, disposti allâaccoglimento
Ordine degli Architetti-Perugia: Presidente Arch. Paolo Vinti con delega a Arch.Rebecca Radi
Collegio dei Geometri-Perugia: Presidente Alberto Chiarotti
Collegio dei Periti Industriali-Perugia: Presidente Giampaolo Valentini
Agenzia per lâimpiego: Umana
Centro Studi Edili-Perugia: Ing. Giampaolo Ceci
Laboratorio di Scienze Sperimentali: DirettorePierluigi Mingarelli
Centro Studi CittĂ di Foligno:Prof. Mario Margasini
USL: non rappresentato, disposti allâaccoglimento
Aziende-Imprese: Dott.ssa Beatrice Baldaccini per lâUMBRA CUSCINETTI S.P.A.
Industrie, servizi, ecc. che collaborano con lâIstituto nei settori degli stage e dellâalternanza scuola-lavoro;
Membri di diritto
Dirigente Scolastico: Professoressa Rosa Smacchi
Collaboratori D.S.: Professori Antonio Azzarelli, Fabiana Cruciani
Presidente del Consiglio di Istituto: Sig. De Santis Emanuele
Membri onorari
Esponenti non appartenenti ad alcuna delle precedenti categorie, i quali, a giudizio del Comitato stesso, abbiano contribuito in modo significativo a promuovere e a valorizzare le attivitĂ del CTS.
Art. 3
(Nomina dei membri del Comitato Tecnico Scientifico)
i membri interni sono nominati dal Dirigente Scolastico;
i membri rappresentanti esterni vengono designati dallâente â categoria â settore â associazione ecc. di appartenenza, vengono poi nominati dal Dirigente Scolastico;
i membri onorari sono nominati dal Dirigente Scolastico a seguito di delibera motivata del CTS, votata a maggioranza dei 2/3 dei componenti;
in caso di decadenza di un componente il Dirigente Scolastico procede a nuova nomina secondo la procedura indicata, fatto salvo il caso di decadenza di un membro onorario per il quale non è prevista la sostituzione.
Art. 4
(Ambiti di intervento del CTS)
Il Comitato Tecnico Scientifico formula le proposte e pareri al Consiglio dâIstituto e al Collegio dei Docenti in ordine ai programmi e alle iniziative finalizzate alla realizzazione delle attivitĂ formative e ne monitora e valuta la progettualitĂ culturale e tecnico- scientifica.
Tutti i provvedimenti del Consiglio dâIstituto concernenti lâazione formativa sono emanati previo parere obbligatorio del CTS.
Gli ambiti di intervento del CTS sono i seguenti:
1.1 Orientamento e ContinuitĂ didattica
Il CTS è un organo che integra competenze e professionalitĂ del mondo della scuola e del contesto socio â culturale al fine di consentire alla scuola di realizzarsi come sistema aperto, in un continuo scambio fra interno ed esterno e di potenziare i curricolo in chiave orientativa.
Il CTS può funzionare da supporto al Collegio dei Docenti e alle sue Articolazioni Dipartimentali nonchÊ ai Consigli di Classe nella costruzione di:
un curricolo orientato per la formazione di profili professionali in uscita;
un curricolo orientante nel rispetto delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili cognitivi individuali.
Si sostiene che gli studenti, a scuola, possano acquisire, nel contempo, due livelli di competenze:
Orientative Generali integrando le personali esperienze con azioni finalizzate a sviluppare una mentalitĂ o un metodo orientativo;
Orientative Specifiche attraverso azioni di tutoraggio effettuate anche da operatori esterni.
Le competenze orientative specifiche sono finalizzate alla risoluzione di compiti definiti, contingenti e a carattere progettuale e si sviluppano attraverso interventi gestiti da professionalitĂ competenti.
Alternanza Scuola - Lavoro
Il CTS svolge un ruolo importante nellâorientamento attraverso lâalternanza scuola â lavoro e le varie attivitĂ collegate:
stage, tirocini formativi, approfondimento dei contenuti disciplinari ed altre iniziative.
Il CTS, di concerto con le istituzioni citate, promuove le seguenti azioni:
a) â individua e definisce le figure professionali dei diplomati e le relative competenze piĂš richieste dal tessuto imprenditoriale locale;
b) â contribuisce a definire i percorsi didattici;
c) â acquisisce la disponibilitĂ delle imprese del territorio ad offrire postazioni â stage.
Il CTS svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) â informazione e promozione del percorso formativo presso lâutenza;
b) â consulenza tecnica â scientifica nelle fasi del percorso;
c) â raccordo organizzativo con i partner esterni per lâimplementazione del progetto;
d) â monitoraggio in itinere e finale delle attivitĂ svolte;
e) â sostegno e promozione delle molteplici attivitĂ organizzate dalla scuola quali:
stage, alternanza scuola â lavoro, reperimento fondi e contributi per spese di gestione e per le dotazioni dei laboratori.
Gli obiettivi attesi sono i seguenti:
facilitazione dellâinserimento del diplomato nel mondo del lavoro e delle professioni;
miglioramento della qualitĂ e del livello del processo insegnamento â apprendimento per la prosecuzione degli studi universitari;
aggiornamento continuo dei docenti, in particolare, delle discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio.
1.2 â Supporto competente alla formulazione dellâatto di indirizzo del Consiglio dâIstituto
Il CTS concorre a promuovere il miglioramento dellâOfferta Formativa dâIstituto mettendo in campo le potenzialitĂ , giĂ previste dalla Riforma delle scuole superiori e Riordino, nei due ambiti di seguito indicati:
a) â Cittadinanza e Costituzione
Lâinserimento, a livello trasversale, delle attivitĂ e degli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione qualificano la scuola, in rete con il territorio, quale sistema integrato di collaborazione, corresponsabilizzazione e codecisione finalizzato alla crescita comune.
Nel territorio, bacino di utenza dellâIstituto, in cui sono presenti numerose e variegate attivitĂ nei settori economici e dellâimprenditoria, diventa condizione imprescindibile armonizzare i fattori:
competitivitĂ produttiva, commerciale e tecnologica;
stabilitĂ sociale e partecipazione civica;
recupero degli strati deboli della popolazione al fine di ridurre le diseguaglianze.
La scuola è parte integrante del sistema economico, imprenditoriale e sociale del territorio e concorre al suo sviluppo svolgendo un ruolo sinergico che si esplicita nelle due funzioni principali:
promozione dellâemancipazione sociale e di educazione e formazione del cittadino;
valorizzazione del capitale umano fornendo un bagaglio adeguato di conoscenze, capacitĂ e competenze agli individui.
Il CTS collabora con le Funzione Strumentali al POF e con i Dipartimenti svolgendo i seguenti compiti:
coordinamento degli interventi di esperti messi a disposizione da enti e dalle associazioni delle categorie: imprenditoriali, professionali, culturali, sociali;
monitoraggio dei processi di collaborazione realizzati e compilazione della documentazione relativa ai risultati conseguiti.
b) â Quote di flessibilitĂ
A seguito del rapido sviluppo tecnologico ed organizzativo che hanno subito i processi produttivi negli ultimi decenni, da piĂš parti viene ribadita la necessitĂ di adeguare la struttura del curricolo scolastico per soddisfare le attese delle componenti della societĂ civile:
studenti, famiglie, mondo del lavoro, istituzioni, ecc.. fatto salvo la pluralitĂ dei saperi.
Il CTS può svolgere il ruolo di supporto al Collegio dei Docenti e ai Dipartimenti nella progettazione e gestione delle quote di flessibilità e delle opzioni citate.
1.3 â Valutazione ed autovalutazione dâIstituto
Dato per acquisito che una finalitĂ dellâAutonomia è il miglioramento dei processi insegnamento â apprendimento e educazione â formazione, questa istituzione scolastica dovrĂ dotarsi di un organo di valutazione ed autovalutazione di processo e di sistema.
Il CTS offre un supporto al Consiglio dâIstituto nella valutazione e autovalutazione in termini di:
definizione della Mission dellâistituzione scolastica;
monitoraggio delle relazioni dellâIstituto con il territorio;
formulazione di proposte relative ai due ambiti seguenti:
a) â organizzazione e gestione del sistema scolastico;
b) â innovazione ed adeguamento dellâazione formativa.
Art. 5
(Durata del Comitato Tecnico Scientifico)
Il Comitato Tecnico Scientifico rimane in carica per tre anni.
Art. 6
(Organi del Comitato Tecnico Scientifico)
Il Presidente o un suo delegato;
Il Segretario;
I Gruppi di Lavoro.
Art. 7
(Il Presidente e il Vice Presidente)
Il Presidente è il Dirigente Scolastico Rosa Smacchi che svolge le seguenti funzioni:
rappresenta il CTS presso gli Organi Collegiali e lâAmministrazione dellâIstituto e presso
ogni altra istituzione esterna;
presiede le sedute coordinando le discussioni e le votazioni secondo le norme del presente
Regolamento;
formula lâordine del giorno delle riunioni ed appone la firma sui verbali;
in caso di assenza per legittimo impedimento o comunque per indisponibilitĂ , il Presidente
può delegare il Vicepresidente a presiedere le riunioni.
Vice presidente del CTSâProf. Antonio Azzarelli
Art. 8
(Il Segretario)
Il Segretario è nominato tra i membri interni, su proposta del CTS nella sua prima seduta.
Il mandato ha durata triennale.
Segretario è Luca Sbraletta
cura la stesura del verbale con la collaborazione della Segreteria dellâIstituto;
controfirma il verbale e ne dispone lâinvio ad ogni componente;
collabora, a richiesta del Presidente, alla stesura dellâordine del giorno;
si avvale nellâespletamento delle sue funzioni della collaborazione di un componente della
Segreteria dâIstituto;
tale coadiutore presenzia alle riunioni del CTS limitatamente alle sue funzioni;
in caso di indisponibilitĂ del Segretario, il Presidente conferisce lâincarico ad un sostituto.
Art. 9
(Riunioni del Comitato Tecnico Scientifico)
Il CTS si riunisce in seduta ordinaria almeno tre volte lâanno su convocazione del Presidente.
Il CTS può riunirsi in seduta straordinaria qualora ne faccia richiesta al Presidente almeno un terzo dei suoi componenti o qualora il Consiglio dâIstituto o il Collegio Docenti formulino una richiesta scritta e motivata al Presidente.
Per la validità delle sedute è richiesta la presenza della maggioranza dei componenti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti eccetto quelle per la modifica del Regolamento;
In caso di paritĂ di voti prevale quello del Presidente.
Le riunioni non sono pubbliche.
Il Presidente del CTS, su propria iniziativa o su richiesta di uno dei membri ha la facoltĂ di invitare alle riunioni uno o piĂš esperti, senza diritto di voto, per fornire pareri in merito ad uno o piĂš punti allâo.d.g.
Per ogni riunione viene redatto un verbale firmato dal Presidente e dal Segretario.
Una copia di ogni verbale viene inviata al Presidente del Consiglio dâIstituto e a tutti i componenti del C.T.S..
Un estratto del verbale viene pubblicato sul sito dellâIstituto e può essere reso pubblico con tutti i
mezzi di comunicazione.
Art. 10
(Convocazione del Comitato Tecnico Scientifico)
La convocazione viene diramata dal Presidente del CTS via fax o e-mail a tutti i componenti almeno:
15 giorni prima della data per le riunioni ordinarie;
5 giorni prima per le riunioni straordinarie.
2 giorni prima per le riunioni dâurgenza con il mezzo piĂš rapido (telefono, e-mail).
Lâordine del giorno viene formulato dal Presidente del CTS ed inviato, insieme ai documenti
utili per la discussione, con la convocazione;
Il Presidente o chi ne fa le veci può disporre la convocazione dâurgenza tutte le volte in cui,
a suo giudizio, lo richiedano inderogabili necessitĂ .
Art. 11
(Gruppi di lavoro del Comitato Tecnico Scientifico)
Il CTS può, allâoccorrenza, articolarsi in gruppi di lavoro i cui compiti, criteri di nomina e durata sono stabiliti dal Comitato stesso.
I gruppi di lavoro:
preparano e istruiscono i lavori dellâorganismo
forniscono elementi utili alle sue deliberazioni.
Art. 12
(Partecipazione alle riunioni)
I membri del CTS sono tenuti a partecipare alle riunioni.
Le assenze devono essere motivate.
Dopo tre assenze ingiustificate e consecutive i membri del CTS sono considerati decaduti.
Art. 13
(Modifiche ed Integrazioni del Regolamento)
Il presente Regolamento è un documento aperto e dinamico a cui si potrà apportare modifiche, integrazioni ed adeguamenti in base a:
esigenze ed esperienze maturate durante il funzionamento dellâorganismo;
adeguamenti normativi;
variazione del contesto socio- economico del territorio;
evoluzione delle metodologie didattiche, organizzative e gestionali dellâIstituzione Scolasti
ca;
altri e importanti motivi.
Le modifiche, integrazioni ed adeguamenti, proposti dai componenti dellâorganismo, dai soggetti deputati allâattuazione dellâazione formativa nonchĂŠ dalle rappresentanze dellâutenza:
componenti genitori e studenti e comitato studentesco, dovranno essere:
presentate per iscritto al Dirigente Scolastico ed opportunamente protocollate;
recepite e sottoposte ad analisi da parte del CTS;
approvate dallâorganismo, riunitosi in seduta ordinaria, con una maggioranza pari a 2/3 dei
membri.
Il presente documento, letto e sottoscritto dal C.T.S. e dal Consiglio di Istituto.