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mostra foibe

UN INCONTRO PER FARE CHIAREZZA

Conoscenza e approfondimento: queste le parole chiave degli incontri che si sono tenuti all’Istituto Tecnico Tecnologico “Leonardo da Vinci” per la commemorazione del “Giorno del Ricordo”. Nei giorni 20, 21, 22 e 23 febbraio 2019, gli studenti delle classi 4°C/S e 5°BI, coordinati dai docenti Carlo Felice e Brunella Trombettoni, hanno presentato a ben venticinque classi dell’Istituto le vicende storiche riguardanti il “confine orientale”, nell’arco di tempo che va dalla fine della Prima Guerra Mondiale (1918) al secondo dopoguerra (1956).
Ad ogni incontro è stato introdotto il tema principale con slide e video: l’UDA “Il dolore e l’esilio”, con cui gli alunni si sono preparati, e “Bora”, il libro di Anna Maria Mori e Nelida Milani, letto dalle classi interessate dall’unità di apprendimento citata. In seguito è stato mostrato il trailer dell’opera realizzato dallo studente Marco Turrioni e presentato, il 6 febbraio scorso, a Palazzo Trinci alla presenza dell’autrice, nonché protagonista delle vicende narrate, Anna Maria Mori.

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LA MOSTRA “FASCISMO, FOIBE, ESODO”

La seconda parte degli incontri ha visto l’ingresso in campo della mostra “Fascismo, foibe, esodo”, realizzata da Bruno Enriotti e Angelo Ferranti con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia, gentilmente concessa dalle locali sezioni dell’ANED e dell’ANPI. In questa fase gli alunni coinvolti hanno presentato i 10 pannelli, usando tutte le informazioni precedentemente acquisite tramite le lezioni dei due professori responsabili dell’evento.
Il periodo preso in esame è stato, appunto, quello che va dal 1918 al 1956. Questa decisione non è stata casuale, ma proviene da un’attenta analisi storica che rifiuta la parzialità e detesta l’approssimazione. Le tragedie del “confine orientale”, infatti, oltre ad essere l’effetto della dittatura comunista iugoslava, sono anche il risultato della dominazione fascista nei territori istriani tra gli anni venti e quaranta del secolo scorso, che è divenuta una vera e propria aggressione di stampo italo-tedesco alla Jugoslavia durante il secondo conflitto mondiale.
Al termine di ogni incontro, ha preso la parola il professor Felice che ha congedato il pubblico con chiarimenti sempre puntuali e precisi, riguardanti i difficili anni che hanno preceduto e seguito le foibe. L’ultimo incontro ha visto la presenza del presidente del Consiglio di Istituto, Sandro Cimarelli, che ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto.

Marco Turrioni 4°C/S